Il legislatore ha però evitato di far rientrare nelle nuove norme coloro cui vengono prescritti medicinali per patologie croniche precedentemente riscontrate, o per “vecchie” patologie non croniche.
Pur tuttavia nei giorni scorsi il Ministero della Salute è intervenuto con una nota ufficiale precisando cosa prevedano le nuove norme in materia di ricette e di principio attivo. Nel dettaglio, le nuove norme si applicano per i nuovi episodi di patologie non croniche, e per le prescrizioni a quei pazienti ai quali per la prima volta viene riscontrata una patologia cronica.
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In questo modo, ha sottolineato altresì il Ministero, il legislatore ha evitato di far rientrare nelle nuove norme coloro cui vengono prescritti medicinali per patologie croniche precedentemente riscontrate, o per “vecchie” patologie non croniche.
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Questa scelta è determinata dal fatto, anzi dall’ampio dibattito, peraltro controverso, secondo cui potrebbero esserci degli inconvenienti nel passaggio da una terapia ad un’altra attraverso medicinali differenti pur avendo la stessa composizione ed in particolare lo stesso principio attivo.