Un uso indiscriminato di farmaci antivirali potrebbe ben presto contribuire alla formazione di virus influenzali resistenti alle cure. E' questa una delle preoccupazioni su cui si è acceso il dibattito tra i responsabili della salute nel mondo.
Il Tamiflu attualmente è il più efficace tra gli antivirali, e secondo le autorità dovrebbe essere usato solo quando è strettamente necessario, non come medicinale preventivo.
Per esempio andrebbe evitato nei casi in cui l’influenza si presenta in maniera lieve. La sua efficacia dovrebbe rimanere una sicurezza per la cura delle persone a forte rischio, almeno fino a quando non saranno pronti i vaccini.
Anche perchè, nel caso il virus dell’influenza dovesse svilupparsi in una versione resistente al Tamiflu, l’unica alternativa rimarrebbe il Relenza, un antivirale che però è di più difficile gestione perchè, trattandosi di una polvere da inalare, non potrebbe essere somministrato agevolmente in persone con problemi respiratori o malate gravemente, e nemmeno nei bambini al di sotto dei 5 anni.
Per ora le autorità sanitarie sono sicure che tale mutazione non è ancora avvenuta se non appunto in maniera casuale e sporadica.
Cioè non si ancora verificato il caso in cui il virus influenzale resistente agli antivirali sia stato trasmesso da persona a persona.
Tra i problemi principali della somministrazione eccessiva ed indiscriminata del Tamiflu, il fatto che molto spesso la cura non viene effettuata in modo completo, e ciò contribuisce a far si che il virus invece di essere totalmente debellato abbia ancora la forza di mutare e di diventare resistente al farmaco.