I dati raccolti avrebbero incredibilmente lasciato emergere come il consumo di antidepressivi sia andato via via aumentando in relazione all'aumento della popolazione single.
► ECCESSIVE PRESCRIZIONI DI PSICOFARMACI AI BAMBINI
Che, però, un tale stile di vita potesse condurre l’individuo a sviluppare le più differenti patologie dell’umore, sin’anche incrementando, addirittura dell’80%, il rischio di depressione, si sarebbe scoperto solamente di recente grazie alle indagini condotte dai ricercatori dell’Istituto finlandese della Salute Occupazionale guidati da Laura Pulkki-Raback.
► CERVELLO IN PERENNE TENSIONE NEI MALATI DI DEPRESSIONE
Questi ultimi, come recentemente lasciato intendere dalla rivista scientifica di settore BMC Public Health, prestigiosa pubblicazione medico-clinica inerente i più diffusi problemi socio-occupazionali, avrebbero costantemente seguito, nel corso degli ultimi 8 anni (in particolare dal 2000 al 2008), l’evoluzione comportamentale di un gruppo di individui adulti, di età compresa tra i 40 ed i 50 anni, composto da 1695 uomini e 1776 donne finlandesi.
► RISCHIO DEPRESSIONE POST-PARTUM PER GLI UOMINI DISOCCUPATI
Ebbene, come dichiarato dai medici coinvolti in questo particolarissimo esperimento, i dati raccolti grazie a questa innovativa sperimentazione scientifica, attinenti soprattutto allo stile di vita, al consumo di alcolici, al clima lavorativo ed allo status economico, sarebbero stati infine analizzati anche e soprattutto in rapporto al National Prescription Register (ovverosia il Registro Nazionale delle Prescrizioni) e avrebbero incredibilmente lasciato emergere come il consumo di antidepressivi, e naturalmente di altri simili psicofarmaci, sia andato via via aumentando in relazione all’aumento della popolazione single che, per lo meno nei Paesi anglosassoni, avrebbe ormai raggiunto la considerevole quota del 33% sul totale della popolazione nazionale.