Un team britannico ha scoperto che le cellule tumorali del cervello intercettano il flusso di sangue nei vasi sanguigni per ottenere il nutrimento di cui abbisognano.
![cervello](https://www.stetoscopio.net/wp-content/uploads/2009/06/cervello.jpg)
La chiave di ciò sta in una proteina presente sulla superficie delle cellule del tumore, l’integrina, che consente a queste di collegarsi ai vasi sanguigni.
I farmaci che bloccano l’integrina potrebbero quindi essere efficaci per fermare la diffusione del cancro.
Le metastasi cerebrali sono i più comuni tumori maligni del sistema nervoso centrale, superando di almeno 10 volte quelle che hanno origine nel cervello.
E’ un tumore particolarmente grave, ed una volta che esso si è diffuso nel cervello le probabilità di sopravvivenza si riducono ad una media di nove mesi di vita.
Alcuni scienziati dell’università di Oxford, hanno voluto andare a fondo per scoprire come si sviluppa il cancro, ed i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Plos ONE.
Negli studi precedenti era stato ipotizzato che le cellule tumorali crescessero nella sostanza bianca e grigia del cervello, nei neuroni e nelle cellule gliali.
Ma l’equipe inglese, esaminando i campioni di una serie di cellule tumorali dell’uomo e dei topi di laboratorio, ha invece scoperto che nel 95% dei casi le cellule tumorali iniziano il loro sviluppo sulle pareti dei vasi sanguigni del cervello, e non sulle cellule nervose.
La scoperta successiva è stata quindi il rilevamento della proteina e la sua funzione di collegamento al flusso sanguigno, nonché il fatto che, eliminandola, si impedisce al tumore di crescere.
E’ una scoperta molto importante, anche se ancora a livello sperimentale, perchè si potranno costruire farmaci che, bloccando l’azione di questa proteina blocchino la crescita del tumore.