Ebbene il su indicato team di esperti neurologi, psichiatri e psicologi sarebbe inconfutabilmente riuscito a dimostrare come un paziente su tre non tragga alcun tipo di beneficio dal primo ciclo di somministrazione dei succitati medicinali.
► SOLITUDINE E DEPRESSIONE POTREBBERO ESSERE FENOMENI CORRELATI
Lo spunto per una tale riflessione è dato da una revisione sistematica, pubblicata nel 2008 sull’eminente rivista scientifica PLoS Medicine (organo di informazione ufficiale della Public Library of Science) e condotta da un nutrito gruppo di esperti ricercatori indipendenti britannici e statunitensi, che avrebbe inteso confrontare gli studi, allora pubblicati piuttosto che ancora inediti, sull’efficacia, la rapidità d’azione, l’efficienza e la presenza di effetti collaterali più o meno gravi di ben quattro dei più comuni farmaci antidepressivi quali il Prozac, l’Efexor, il Serzone ed il Seroxat.
► CERVELLO IN PERENNE TENSIONE NEI MALATI DI DEPRESSIONE
Ebbene, come recentemente riportato da Altroconsumo che, tra l’altro, avrebbe grazie ai propri esperti ulteriormente approfondito la questione, il su indicato team di esperti neurologi, psichiatri e psicologi sarebbe inconfutabilmente riuscito a dimostrare come un paziente su tre, se affetto da una forma di depressione non eccessivamente grave, non tragga alcun tipo di beneficio dal primo ciclo di somministrazione dei succitati medicinali che, nei test sperimentali, avrebbero dimostrato un efficacia pari, se non in alcuni casi addirittura inferiore, rispetto a quella dimostrata dai placebo.
► RISCHIO DEPRESSIONE POST-PARTUM PER GLI UOMINI DISOCCUPATI