Un prestigiosissimo team di ricerca internazionale avrebbe finalmente individuato un vaccino antinfluenzale cosiddetto universale poiché in grado di combattere i ceppi A e B del virus RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae responsabili della quasi totalità delle forme influenzali sino ad oggi conosciute ed affrontate dall'uomo.
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“La novità assoluta di questo studio sta nel fatto che non sono stati utilizzati peptidi, bensì piccole molecole con profilo già tipico di un farmaco. Si tratta dei primi farmaci disegnati razionalmente al computer sulla base delle strutture cristallografiche di due proteine del virus influenzale che costituiscono il complesso replicativo del virus e interagiscono strettamente tra di loro”.
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Con queste parole, riportate dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, pubblicazione ufficiale dell’Accademia Nazionale delle Scienze statunitense, Giorgio Palù, professore ordinario dell’Università di Padova nonché principale autore della ricerca oggi alla nostra attenzione, avrebbe confermato come codesta invenzione sia totalmente nuova, nonché decisamente innovativa, sia da punto di vista del merito che dal punto di vista del metodo e possa dunque rappresentare il futuro della scienza medica inerente il trattamento delle più svariate patologie virali.