La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una malattia caratterizzata da dolore addominale o anche solo disagio, e abitudini intestinali alterate (diarrea cronica o ricorrente, stipsi, o entrambi – sia in forma mista che alternata). E’ importante non trascurarla, non solo per la propria qualità della vita, ma anche per non andare incontro ad efffetti spiacevoli e complicazioni sul lungo termine. E’ una sindrome relativamente frequente- si stima che riguardi il 10-15% della popolazione occidentale, tra il 9 ed il 23% di tutto il mondo – che colpisce essenzialmente le donne (2 casi su 3 sono di genere femminile). Ecco 10 cose da sapere al riguardo, utili anche per non cofondere la sindrome dell’intestino irritabile con altre problematiche.
1 .La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) colpisce persone di tutte le età, anche i bambini: la maggioranza degli individui ha meno di 50 anni, ma numerosi anche i casi tra le persone anziane.
2 .Non si conosce ancora a causa esatta di questa sindrome: si ritiene che vi sia di base un “errore” nei messaggi che si scambiano il cervello, l’intestino ed il sistema nervoso.E’ un’interrelazione questa nota e documentata da tempo.
3 .Lo stress non causa la Sindrome dell’Intestino Irritabile, ma poiché tra psiche ed intestino esiste un legame, sappiamo che lo stress può peggiorare i sintomi o fungere da elemento scatenante in taluni casi.
4. La sindrome dell’intestino irritabile può essere lieve (come un semplice disagio) o grave: in questo secondo caso (o anche se l’ibs è moderata) infatti può interferire con molti aspetti della vita emotiva, sociale e professionale di una persona. I sintomi infatti compromettono la salute fisica, quella emotiva, ed il benessere sociale ed economico.
5 .I sintomi di IBS sono imprevedibili. Sono molto vari a seconda delle persone e spesso anche opposti l’uno all’altro (si va dalla diarrea ala stipsi ad esempio, anche alternandosi tra loro in n medesimo individuo.
6 .Esistono delle cure per la sindrome dell’intestino irritabile. Servono a gestire i sintomi e non a curare la malattia. Inoltre non funzionano in modo equivalente in tutte le persone. Per questi motivi la ricerca scientifica è molto attiva in tal senso.
7 . La diagnosi è spesso tardiva. Purtroppo! In un sondaggio condotto su 2000 pazienti è emerso he in media ci sono voluti 6,6 anni per arrivare ad una diagnosi dopo la comparsa dei pimi sintomi.
8. Tra il 20 ed il 40% delle visite dal gastroenterologo riguardano i sintomi di IBS.
9. La gestione sociale dell’IBS sembra essere quella che crea più difficoltà. E’ difficile parlare dei prorio “disturbi intestinali” e poiché non si tratta di una malattia che si può vedere dall’esterno, è difficile che chi circonda il paziente comprenda i suoi sintomi ed il suo malessere.
10. La diagnosi di sindrome di intestino irritabile la può fare solo un medico. In caso di dubbi è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista in gastroenterologia.
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Fonte: IFFGD (Fondazone internazionale per i disordini gastrontestinali)
Foto: Thinkstock