Dopo aver parlato di traslucenza nucale e amniocentesi ora vogliamo parlare di ecografia morfologica, un esame che va effettuato tra la ventesima e la ventitreesima settimana e serve per studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza o meno di malformazioni.
Questo esame viene effettuato in quelle settimane in quanto il feto è della dimensione ottimale per essere studiato e per la densità del liquido amniotico in più perchè dopo tale periodo la legge italiana non permette l’aborto volontario anche se il feto è affetto da gravi malformazioni.
L’ecografia morfologica è in grado di valutare le dimensioni del feto, della struttura e dell’impianto della placenta, della qualità del liquido amniotico e permette una precisa analisi di tutti i distretti morfologici del bambino, riuscendo anche a vedere gli organi interni.
Fondamentale poi è lo studio dei fattori di rischio di cromosomopatie, in modo da analizzare correttamente la possibilità di qualche patologia morfologica a carico del corredo cromosomico.
Il costo di tale ecografia non è molto elevato (rispetto ad un’amniocentesi che va dai 400 ai 700 euro) e può variare dai 90 ai 200 euro, dipende dalla struttura e dai macchinari utilizzati.
E’ infatti possibile effettuarla anche in 3D nelle strutture che hanno i macchinari di ultima generazione, ma anche nella classica versione bidimensionale, il ginecologo è in grado di analizzare correttamente la struttura del feto e riscontrare possibili anomalie morfologiche.