Secondo uno studio pubblicato ne numero di luglio della rivista Pediatrics, i bambini di madri che hanno malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1, l'artrite reumatoide e la celiachia hanno rischio tre volte maggiore di nascere autistici.
L’associazione tra autismo e diabete di tipo 1 così come tra autismo ed artrite reumatoide erano già stati evidenziati in precedenti studi, e questa nuova ricerca non solo conferma i dati già acquisiti, ma approfondisce un terzo fattore di rischio che fino ad oggi non era stato preso in considerazione: la celiachia.
I ricercatori del Dipartimento di Salute Mentale alla Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University hanno lavorato su un campione di 3.325 bambini danesi con diagnosi di autismo, e disturbi similari, che comprendevano anche 1089 casi di autismo infantile.
I bambini, nati tra il 1993 e il 2004, ed i dati su di loro sono stati ricavati dal Registro Nazionale Psichiatrico Danese. I dati sui famigliari con disturbi al sistema immunitario sono stati ricavati invece dal Registri Nazionale degli ospedali danesi.
I ricercatori hanno rilevato che i bambini le cui madri avevano malattie del sistema immunitario risultavano 1,5 volte maggiormente a rischio se la madre era affetta da diabete, di 2 volte superiore nel caso di madre con artrite reumatoide e ben 3 volte più a rischio nel caso di madre celiaca.
Sembra dunque che ci sia un collegamento tra l’autismo e alcune malattie autoimmunitarie, anche se il meccanismo di tale associazione è ancora tutto da scoprire.
Tra le ipotesi il fatto che l’interazione potrebbe essere associata alle malattie di per sé, oppure potrebbe derivare dal fatto che i geni associati alle malattie autoimmunitarie e quelli associati all’autismo siano vicini l’uno all’altro, oppure ancora che il disturbo immunitario influisca sulla qualità della gravidanza.
Potrebbe anche trattarsi del fatto che i bambini nati sottopeso o prematuramente sono più a rischio di autismo, e, dato che tra le donne affette da malattie del sistema immunitario i parti prematuri e sottopeso sono più comuni, questo potrebbe contribuire ad alzare i fattori di rischio.
In ogni caso questi dati non devono destare eccessiva preoccupazione nelle famiglie, visto che la percentuale di bambini che nascono sani pur in presenza di malattie autoimmunitarie è comunque molto bassa, potrebbero però essere di importanza notevole per quegli scienziati che stanno svolgendo ricerche sull’autismo, per orientare i loro studi sull’importanza che la genetica può avere nello sviluppo di questa condizione.