Sebbene al riguardo non vi sia ancora oggi alcuna certezza sembrerebbe in realtà possibile, come già in diverse occasioni ipotizzato, che l'alimentazione della madre, piuttosto che l'esposizione delle stessa alle più differenti sostanze, possa avere ripercussioni, anche gravissime, sullo sviluppo fisico e cognitivo del feto e del bambino
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E’ il caso, della sindrome da deficit di attenzione e iperattività che, a quanto parrebbe, potrebbe venir causata dall’esposizione della madre al mercurio, esposizione che, stando a quanto recentemente rilevato grazie ad un’approfondita indagine, potrebbe avvenire semplicemente alimentandosi e, in particolar modo, nutrendosi con generose quantità di pesce, quali per esempio il tonno, contenente bassissime dosi di mercurio.
A dimostrarlo, non certo in modo inconfutabile e, anzi, tutt’altro che controverso, i ricercatori statunitensi del Brigham and Women’s Hospital di Boston che, tra il 1993 ed il 2006 avrebbero confrontato i livelli di mercurio presenti nel sangue di quasi 400 madri statunitensi al momento del parto ed il rischio, da parte dei bambini nati dalle su indicate madri, di sviluppare la sindrome da deficit di attenzione e iperattività a 8 anni di età.
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I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, non lascerebbero adito a dubbi e, per quanto la ricerca in quanto tale sia da definire controversa a causa dei risultati a cui sarebbe giunta, parrebbe possibile, per lo meno in via teorica, che un maggior consumo di tonno, ed altri alimenti contenenti mercurio, durante la gravidanza possa aumentare il rischio che il bambino sviluppi la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
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