Quasi un terzo delle cause genetiche nello sviluppo della schizofrenia può essere attribuito all'azione cumulativa di migliaia di variazioni genetiche.
La scoperta, pubblicata on-line a luglio sulla rivista Nature, suggerisce cioè che la schizofrenia è molto più complessa di quanto pensato in precedenza, e può essere causata non solo da rare varianti genetiche, ma anche da varianti molto comuni se queste accadono insieme.
La schizofrenia è una malattia mentale che colpisce una persona su 100, e gli scienziati hanno da tempo scoperto che essa ha anche una forte componente ereditaria e genetica.
Tuttavia, solo recentemente si è cominciato ad individuare quale patrimonio genetico in particolare può influire sullo sviluppo della malattia.
La ricerca ha individuato 30.000 varianti genetiche che sono risultate essere più comuni nei 3000 individui schizofrenici sottoposti allo studio, mentre risultavano essere assenti nel gruppo di controllo di 3000 persone non affette dal male.
Il pattern è stato inoltre ritrovato sia in campioni di individui affetti da schizofrenia sia in pazienti affetti da disturbo bipolare, indicando come può esserci una sovrapposizione tra le due malattie.
Queste varianti non erano invece presenti in pazienti con altre malattie di origine non psichiatrica come ipertensione o diabete.
I ricercatori stanno anche studiando come geni ed ambiente interagiscono tra loro per provocare la malattia: l’antigene leucocita umano (HLA) sembra infatti agire come possibile fattore di rischio, e dato che quest’ultimo ha un ruolo importante nella risposta immunitaria alle infezioni, si potrebbe pensare che l’esposizione ad un agente infettivo aumenta il rischio di sviluppare malattie psichiatriche.