L’enzima APOBEC3B responsabile delle mutazioni genetiche del DNA può causare il cancro. Lo studio americano.
Fumo, alcol, alimentazione scorretta e abitudini di vita troppo sedentarie, esposizione ai raggi UV nocivi… sarebbero questi, alcuni che fattori responsabili dello sviluppo di diverse forme di cancro.
Ma è davvero così? Una recente ricerca dell’Università del Minnesota, già pubblicata sulla rivista Nature Genetics, getta invece una luce del tutto diversa sull’argomento.
Dietro lo sviluppo di alcuni tipi di cancro ci sarebbe invece un enzima antivirale responsabile delle mutazioni del Dna che possono causare la formazione di neoplasie. Si tratta del primo studio che getta una luce del tutto nuova sulle cause-effetto di diverse forme tumorali.
Punto di partenza della ricerca è una precedente ricerca che aveva identificato APOBEC3B, un particolare genere responsabile della metà di casi di cancro al seno presi in considerazione.
Questo particolare enzima, APOBEC3B, appartiene a una famiglia di proteine antivirali che risulta essere uno dei veri responsabili della mutazione del cancro andando addirittura a surclassare gli effetti negativi provocati ad esempio al fumo o dai vituperati raggi UV.
DODECALOGO DELLA PREVENZIONE DAL CANCRO
Tra l’altro, se da una parte la proteina APOBEC3B produce mutazioni nel DNA che possono causare il cancro, dall’altra invece protegge anche le cellule da alcuni virus come l’HIV.
I ricercatori in pratica hanno analizzato 19 diversi tipi diversi di cancro in particolare e hanno messo in evidenza gli elevati livelli dell’enzima APOBEC3B in sei tipi di cancro in particolare (alla vescica, cervice, carcinoma della mammella, polmone, testa e collo)
Questo particolare tipo di enzima viene prodotto dal sistema immunitario, ma quando i suoi livelli sono più alti del normale, può arrivare a danneggiare il DNA genomico causando pericolose mutazioni che portano allo sviluppo della malattia.
Il prossimo passo dei ricercatori è quello di riuscire a bloccare l’enzima APOBEC3B nella sua azione di mutazione del DNA nell’ottica di una strategia di prevenzione e di diagnosi precoce della malattia: solo in questo modo si potrebbe riuscire a bloccare il processo formazione delle cellule cancerose fin dall’inizio.
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