Sindrome di Reye

Continuiamo a parlare delle malattie genetiche che sono poco conosciute, come la sidrome di Ehlers – Danlos, la sindrome di Gilbert, la sindrome di Edwards, la sindrome di Moebius, la sindrome di Marfan, la sindrome di George, la sindrome di Lambert Eaton e la sindrome di De Quervain e oggi trattiamo della sindrome di Reye.


La sindrome di Reye è una malattia che si manifesta nei bambini ed è di grave entità; la patologia si caratterizza per la nausea ed il vomito persistente, associati a sintomi neurologici gravi, quali perdita della memoria, torpore e completo disorientamento.

Se per molti anni non si sono riuscite a trovare le cause di questa rara patologia, verso la fine degli anni Settanta, negli Stati Uniti si è riusciti a capire che la malattia è causata dall’interazione con un farmaco molto comune l’acido acetilsalicilico, ossia l’aspirina, nei bambini sotto i 12 anni, con la varicella o sintomi influenzali che, con l’assunzione del farmaco, viene potenziata l’azione delle tossine virali.

Questa patologia ad oggi risulta essere molto rara e si verifica solo nel caso in cui viene assunta da parte di questi soggetti l’Aspirina.
Per questo, da qualche anno, viene condotta una campagna informativa che informa di non utilizza questo farmaco, (e ovviamente tutti i preparati farmacologici che contengono acido acetilsalicilico), nei bambini sotto i 16 anni.

Ora infatti si preferisce l’utilizzo di paracetamolo nei bambini affetti da influenza o sindromi parainfluenzali, per i migliori risultati, anche se vi siano ancora molti dubbi anche sull’innocuità di quest’ultimo.

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