L'aborto spontaneo si verifica maggiormente nelle prime tredici settimane di gravidanza e non si conoscono tutti i motivi che lo possono causare
L’aborto spontaneo si verifica maggiormente nelle prime tredici settimane di gravidanza e non si conoscono tutti i motivi che lo possono causare; in particolar modo una donna non possiede nessuna facoltà per prevenire che un aborto avvenga, ma si conoscono alcuni fattori che lo possono provocare, in primis un’anomalia cromosomica del feto che fa sì che vi sia un aborto nei primi tre mesi di gravidanza.
Nel secondo trimestre, quindi dal terzo al sesto mese, l’aborto può verificarsi a causa di problemi collegati ad alcune disfunzioni della cervice o dell’utero, soprattutto nelle donne che soffrono della sindrome dell’ovaio policistico.
Le donne che vanno incontro ad un aborto spontaneo possono rimanere incinte di nuovo e non è detto che abbiano un altro aborto, ma possono tranquillamente portare a termine una gravidanza.
Le cause che possono incidere sulla percentuale di incidenza di un aborto spontaneo sono principalmente legate a: problemi di salute della madre, problemi ormonali, infezioni, stile di vita scorretto come fumo, alcol, droga, abuso di caffeina, problemi di impianto dell’ovulo nella cavità uterina, età avanzata della madre o traumi in gravidanza.
E’ palese che nelle donne il rischio di un aborto spontaneo avanza anche in modo direttamente proporzionale con l’avanzare dell’età e che quindi se una donna è in età fertile la percentuale di rischio varia dal 10 al 15%, mentre aumenta da i 35 anni in su.