La primavera è sbocciata e anche le allergie ai pollini, tanto che in questi giorni iniziano i primi starnuti e i primi bruciori agli occhi
La cosa che è già fastidiosa in sè e in certi casi risulta essere addirittura invalidante, diventa un incubo ed un motivo di preoccupazione per le donne incinte.
Prima di tutto è importante sapere che, in caso di rinite allergica, durante i primi tre mesi di gravidanza, si deve invece evitare l’uso di antistaminici per via orale, in particolar modo quelli di vecchia generazione e di non utilizzare degli spray vasocostrittori perchè sono molto pericolosi per il feto.
La rinite allergica, lo ricordiamo, presenta le stesse caratteristiche di un comune raffreddore che comprendono un abbondante scolo nasale di liquido limpido (rinorrea), naso chiuso, starnuti frequenti, prurito e, talvolta, perdita della capacità di percepire sapori e odori; un fastidioso prurito sul palato, in gola e nelle orecchie.
La rinite allergica può essere anche perenne ed è dovuta soprattutto a sensibilizzazione allergica nei confronti degli acari della polvere e degli allergeni da animali domestici, anche se si può osservare un aggravamento nel periodo della pollinazione.
Ora la domanda è: in fase di gravidanza che farmaci si possono prendere?
Prima di tutto è importantissimo recarsi dal proprio medico di base dal proprio ginecologo per valutare la situazione e vedere se è possibile la somministrazione di farmaci e assolutamente non usare la tecnica del fai da te: il medico valuterà l’utilizzo di farmaci omeopatici in primis, poi deciderà se prescrivere o no un’altra tipologia di farmaci.