La eclampsia è la complicanza più temibile della preeclampsia e può insorgere dopo la ventesima settimana di gravidanza con edema, proteinuria ed ipertensione arteriosa.
Abbiamo trattato di problemi che si possono verificare nei nove mesi in cui si aspetta un bambino come la possibilità di una gravidanza extrauterina, ma anche di come fare per calcolare le settimane di gravidanza per sapere quando avverrà il parto e adesso vogliamo parlare di una patologia che risulta essere molto pericolosa per la vita del bambino e della mamma.
La eclampsia è la complicanza più temibile della preeclampsia e può insorgere dopo la ventesima settimana di gravidanza con edema, proteinuria ed ipertensione arteriosa.
La patogenesi di questa sindrome non è ancora chiara, ma oltre ad avere una correlazione con la preeclampsia, si è vista un’ attinenza con l’ipertensione e proteinuria, ma anche con l’edema vasogenico.
Questa patologia è caratterizzata da crisi convulsive, perdita della coscienza e, nei casi più gravi, coma; i primi sintomi che possono far sospettare la presenza di questa malattia, a parte la presenza di preeclampsia, sono emicrania forte e continua, senso di peso alla testa, disturbi della vista, mal di stomaco e vomito.
Le convulsioni invece si presentano inizialmente con contrazioni involontarie dei muscoli facciali per poi estendersi in un secondo tempo a tutto il corpo e a causa di questa forma di gestosi, la placenta può andare incontro a notevoli alterazioni che possono avere conseguenze sul feto.