
E’ quanto hanno appurato i ricercatori della Universidad Politecnica de Madrid in Spagna, che hanno espresso le loro osservazioni sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology. Mancava, secondo i ricercatori spagnoli, un filone di ricerca che appurasse se l’esercizio fisico nelle donne in gravidanza potesse esercitare un’influenza nel momento del parto vero e proprio.
I ricercatori hanno così esaminato un gruppo di donne giunte alla metà del periodo di gravidanza.
Tutte le donne sottoposte al monitoraggio in precedenza avevano bassi livelli di attività fisica: meno di 20 minuti nell’arco di tre giorni.
Nel gruppo di controllo non è stata effettuata alcuna variazione di intensità né di durata, mentre nel gruppo posto sotto osservazione le donne sono state invitate a praticare esercizi fisici in tre sedute settimanali di almeno un ora l’una, dalla dodicesima settimana di gravidanza fino al momento del parto: esercizi di tonificazione e resistenza, per braccia, spalle, bacino,gambe e mobilità delle articolazioni.
I ricercatori hanno verificato che tra i due gruppi, al momento del parto, non esistevano differenze significative nel modo in cui questo si svolgeva.
E, a differenza di precedenti studi che rilevavano esserci un aumento dei parti normali associato a regolare esercizio fisico durante la gravidanza, i ricercatori hanno osservato che tale ipotesi non si è verificata.
51 i parti normali, 10 con l’aiuto di strumenti tecnici, 11 cesarei nel gruppo di donne sottoposte ad esercizio fisico, sono risultati praticamente in analoga percentuale anche nel gruppo di controllo: 50 parti normali, 9 con strumenti tecnici e 11 con parto cesareo.
I due gruppi sono stati sottoposti entrambi ad anestesia epidurale, e la durata media della dilatazione e dei tempi del parto è stata del tutto simile.
Le donne che desiderano essere attive fisicamente durante la gravidanza possono quindi praticare esercizio fisico moderato senza preoccuparsi di eventuali controindicazioni al momento del parto.