Un recente studio ha messo in evidenza il legame fra infertilità e antidepressivi
Durante la gravidanza è consigliato seguire uno stile di vita sano da un punto di vista dell’alimentazione, del movimento, ma anche ridurre al minimo i farmaci.
È già noto che l’uso di antidepressivi sia particolarmente sconsigliato in gravidanza, ma un recente condotto dai ricercatori del ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center e pubblicato su Human Reproduction ha rivelato ulteriori aspetti sull’argomento.
Sembra infatti che sia pericoloso assumere anche farmaci antidepressivi molto diffusi come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina dato che potrebbero avere pericolose ripercussioni in gravidanza, ma anche prima. Qualche esempio? Possono provocare nascite premature o interruzioni di gravidanza, ma anche provocare disturbi gravi per il bambino, come l’autismo o varie alterazioni della pressione sanguigna nei polmoni dei neonati, aumentando concretamente il rischio che il bambino soffra di ipertensione polmonare persistente che si associa all’insufficienza cardiaca.
Lo studio è stato condotto attraverso l’osservazione di donne incinte affette da disturbi depressivi di varia entità e che assumevano inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. E sembra anche che esiste un pericoloso, ma continuo legame fra la depressione e l’infertilità: in pratica molte donne (circa l’11%) che tentano di rimanere incinta sottoponendosi alla fecondazione in vitro assumono blandi antidepressivi per contrastare l’insorgere di sintomi depressivi di varia entità.
ANTIDEPRESSIVI CAUSANO DIFETTI CARDIACI AL NEONATO
Ma si tratta di un circolo vizioso visto che proprio questi antidepressivi finirebbero per far diminuire le probabilità di gravidanza o comunque di danneggiarla. Il consiglio è di rivolgersi agli esperti per poter capite se proseguire o meno la propria cura farmacologica anche durante il delicato momento della gestazione.