Le donne affette da endometriosi hanno maggiori rischi di avere parti prematuri e di contrarre una serie di disturbi durante la gravidanza.
Lo studio, pubblicato nel nuovo numero della rivista Human Reproduction, rileva i dati di una ricerca realizzata da un’equipe di ricercatori svedesi del Dipartimento della Salute di Donna e Bambino del Karolinska Institute di Stoccolma.
Più di 1 milione e 400 mila donne svedesi che hanno partorito tra il 1992 ed il 2006 sono state coinvolte nello studio, tra di esse si sono identificate 8922 donne cui era stata diagnosticata l’endometriosi, le quali hanno avuto in totale 13090 parti.
I ricercatori hanno riscontrato che 5 donne senza endometriosi su 100 hanno avuto un parto prematuro, (37 settimane invece che 40) mentre tra le donne con endometriosi le proporzioni sono state di 7 su 100: tradotto in percentuali significa un incremento del 33% di maggior rischio di parto prematuro nelle donne affette da endometriosi.
Il rischio di parto prematuro è rimasto relativamente immutato anche quando le donne venivano divise in base ad altri parametri come la riproduzione assistita o la fecondazione in vitro.
Tra gli altri dati significativi dello studio la probabilità maggiore, nelle donne con endometriosi, di avere difficoltà a restare in cinta anche in caso di fecondazione in vitro, e la maggior probabilità per queste di soffrire di pre-eclampsia, una condizione potenzialmente pericolosa che si sviluppa nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, che comporta pressione alta e la presenza di proteine nelle urine (proteinuria).
Tali risultati sono importanti soprattutto perchè possono stimolare in futuro una maggiore attenzione per le donne affette da endometriosi, in modo da permettere loro di avere gravidanze normali e di procreare bambini sani.