Per quanto strano possa apparentemente sembrare le neomamme più felici e più sane, contrariamente a quanto sarebbe stato, almeno sino ad oggi, considerato vero, sarebbero quelle che, immediatamente dopo il parto, tornerebbero a lavorare full time.
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Coloro le quali, invece, avrebbero scelto di ricominciare a lavorare part time o, peggio ancora, di non ricominciare a lavorare affatto, non solamente sarebbero meno soddisfatte della propria condizione di mamme a tempo pieno bensì anche, e soprattutto, sarebbero, purtroppo, maggiormente a rischio per lo sviluppo della depressione post-partum.
A dimostrarlo, grazie ad approfondito programma di ricerca i cui risultati sarebbero stati recentemente divulgati dal palco della conferenza annuale dell’American Sociological Association, i ricercatori dell’Università della Pennsylvania e dell’Università di Akron che, tra il 1978 ed il 1995, avrebbero accuratamente analizzato le condizioni di salute di ben 2.540 neomamme in relazione al proprio stato occupazionale.
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Ebbene, nonostante fosse ormai già stato dimostrato il fatto che le neomamme meno felici in assoluto siano quelle costrette alla disoccupazione, la ricerca delle su indicate università statunitensi avrebbe consentito ai ricercatori di appurare come anche la disoccupazione volontaria o un qualsiasi impiego svolto a tempo parziale non siano condizioni salutari per la neomamma che, in questo modo impossibilitata a fare carriera, nonché economicamente e finanziariamente tutt’altro che indipendente, non riuscirebbe ad esprimere se stessa nel migliore dei modi finendo, purtroppo, per appiattirsi nella cura della casa e della famiglia.
