Succede in Italia, per quanto ciò possa sembrare letteralmente incredibile, che per riuscire a fare la prima ecografia ostetrica si debbano aspettare anche 9 mesi (rendendo, di fatto, completamente inutile codesto particolare esame).
► CENTRI DI ECCELLENZA OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Succede anche, purtroppo, che la prima ecologia morfologica, di fondamentale importanza e solitamente prevista tra la 19esima e la 23esima settimana di gravidanza, possa venir ritardata, in taluni particolari casi e, fortunatamente, solamente nelle strutture con più di 2.500 parti all’anno, addirittura di ben 104 giorni (il ritardo medio è comunque compreso tra gli 8 ed i 30 giorni).
Proprio per questi ed altri motivi moltissime donne italiane sono sempre più soventemente costrette, allo scopo di seguire l’evoluzione della propria gravidanza nel più corretto dei modi, e ricorrere con solerzia all’intervento dello specialista qualora quest’ultimo si rendesse oltre modo necessario, a prenotare ed effettuare visite ed esami in regime di intramoenia.
► RISCHIO DEPRESSIONE POST-PARTUM PER GLI UOMINI DISOCCUPATI
Una situazione, a nostro modo di vedere, a dir poco disperata e che sarebbe stata recentemente resa nota dal Tribunale per i Diritti del Malato della nota organizzazione di cittadini Cittadinanzattiva ONLUS grazie alla pubblicazione dell’accurata indagine “Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali” che avrebbe fotografato lo stato dell’arte di circa 51 strutture altamente specializzate con un numero di parti all’anno molto variabili (l’indagine, infatti, avrebbe preso in considerazione diverse tipologie di strutture: da quelle con meno di 500 parti all’anno a quelle con più di 2.500 parti all’anno).
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