L'esposizione del feto al fumo materno è legato a differenze nella metilazione del DNA, un meccanismo epigenetico.
Durante la ricerca sono stati misurati i dati sulla salute respiratoria dei bambini di 13 comunità del Sud California, e questi dati sono stati associati ad un questionario sull’esposizione al fumo materno.
Secondo la ricerca pubblicata sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, il fumo è in grado di cambiare il modello di DNA del nascituro.
In particolare l’esposizione del feto al fumo materno è legato a differenze nella metilazione del DNA, un meccanismo epigenetico.
L’epigenetica è quell’attività di regolazione dei geni attraverso processi chimici, che inducono cambiamenti nell’espressione genetica senza modificare la struttura del DNA.
Tale fenomeno è già stato riconosciuto avere una grande importanza nello sviluppo dei tumori, ma fino ad oggi ben poco si sapeva su quanto esso potesse essere attivato da cause ambientali come il fumo per esempio.
Lo studio fornisce alcuni elementi di prova che l’esposizione al fumo passivo, già nell’utero, è fortemente associata ai cambiamenti epigenetici: ciò significa che il bambino, una volta nato e nel corso della sua vita futura, potrebbe avere un’espressione genetica modificata provocata appunto dal fumo cui è stato esposto nel ventre materno.