La febbre dengue si sta espandendo nel mondo, e la comunità medica è alla ricerca di nuovi potenziali vaccini per contrastarne la diffusione.
La ricerca si è basata sul prelevamento di campioni di sangue su un gruppo di volontari infettati dal virus della dengue, scoprendo che gli anticorpi prodotti dall’organismo non svolgono un lavoro di contenimento dell’infezione efficace ed adeguato.
Invece di neutralizzare il virus gli anticorpi lo aiuterebbero ad infettare nuove cellule, e predisporrebbero l’organismo ad una seconda infezione con un ceppo diverso del virus.
Ciò spiega, affermano i ricercatori, come mai una seconda infezione di dengue è ancora più pericolosa e grave della prima.
La recente ricerca è anche utile per lo studio per un potenziale vaccino, che dovrebbe avere, per essere efficace, la capacità di avere come target una specifica proteina sintetizzata dal virus.
Una sfida, quella di realizzare un vaccino per la febbre dengue, che la comunità scientifica sta affrontando, pur con tutte le difficoltà dovute al fatto che, essendo che il virus può esprimersi in quattro differenti ceppi, il vaccino dovrebbe essere in grado, in una volta sola, di essere efficace contro tutte le versioni del virus.