Sintomi rabbia

La rabbia è causata da un virus che di solito si diffonde attraverso il contatto con la saliva di un animale infetto. Il virus della rabbia normalmente è presente negli animali selvatici: pipistrelli, puzzole, volpi, sono tra i più comuni portatori del virus.
Piccoli mammiferi come topi o scoiattoli non hanno quasi mai la rabbia, e non si registrano casi in cui essi l’abbiano trasmessa all’uomo. Se in molte parti del mondo, come nel continente nord americano vi è un aumento della diffusione di rabbia a causa dei pipistrelli, in altre regioni del mondo la causa principale di infezione da rabbia è il morso del cane.

A volte il virus della rabbia può diffondersi tra gli animali domestici; cani e gatti per esempio, anche se i programmi di vaccinazione attualmente rendono questa probabilità assai rara.

Un animale domestico che vive sovente in luoghi chiusi difficilmente potrà contrarre il virus o esserne portatore.

Se si è morsi da un animale è opportuno segnalarlo alle autorità sanitarie immediatamente, soprattutto se si tratta di un morso di animali selvatici: queste sono al corrente della diffusione del virus tra la fauna e possono quindi determinare la necessità di un trattamento.

In situazioni estremamente rare, una persona può contrarre la rabbia anche senza il morso, quando per esempio si trova a stretto contatto con un animale portatore. Un caso limite è rappresentato dal fatto di aver contratto la rabbia in una grotta piena di pipistrelli.

I segni della rabbia negli animali possono includere salivazione eccessiva o, talvolta, schiuma alla bocca. Altri sintomi sono la paralisi, e significativi cambiamenti comportamentali, come per esempio una eccessiva timidezza nell’animale domestico solitamente molto più affettuoso. Un altro sintomo della rabbia negli animali selvatici è il fatto che sembrano non provare paura all’avvicinarsi dell’uomo.

Nell’uomo la rabbia si manifesta con tosse e mal di gola, cui segue, a distanza di qualche giorno,una grave e rapida progressione di sintomi come irrequietezza, allucinazioni e convulsioni, cui possono subentrare il coma e la morte.

Il periodo di incubazione, dopo aver contratto il virus è di circa 2 – 3 mesi, e solo in rari casi la rabbia si manifesta dopo.

Se pensate di essere stati esposti al pericolo di contrarre la rabbia è opportuno avvisare il medico, che potrà intervenire efficacemente prima dello sviluppo dei sintomi.

A tal proposito sono essenzialmente due le fasi del trattamento medico: una profonda pulizia delle parti colpite dal morso degli animali e la somministrazione di un vaccino antirabbico.

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