Dopo averla quasi debellata, la sifilide è ritornata ad essere un'infezione diffusa ed in rapido aumento in Cina, a causa dei cambiamenti economici e sociali in atto nel paese.
A causa soprattutto dei cambiamenti economici e sociali in atto nel paese, almeno secondo il parere dei ricercatori dell’University of North Carolina at Chapel Hill, che hanno pubblicato i dati del loro studio sulla rivista New England Journal of Medicine.
Prostituzione e diffusione di rapporti gay e bisessuali sono considerati tra le cause del lievitare dell’infezione, che è passata dai 7 casi su 100.000 abitanti nel 2003 ai 57 su 100.000 nel 2008.
La sifilide, che provoca gravi problemi al nascituro, disturbi neurologici, sordità e debolezza della struttura ossea, viene valutata nell’ordine dei 12 milioni di casi al mondo ogni anno, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e di questi circa 2 milioni interessano donne in gravidanza.
Negli anni ’50 e ’60 in Cina, sifilide e altre malattie a trasmissione sessuale erano estremamente rari, grazie ad un intenso sforzo del governo cinese che aveva chiuso i bordelli ed aveva iniziato una campagna di screening nazionale sulle prostitute.
Ma negli ultimi anni l’attenzione sulla sifilide è andata calando, compreso anche lo screening sulle future madri, perchè gli sforzi si sono concentrati in misura maggiore sulla lotta a HIV e AIDS.
Un altro aspetto che ricercatori e funzionari dell’OMS indicano come probabile causa dell’aumento delle infezioni da sifilide è il fatto che oggi i rapporti omosessuali si sono maggiormente diffusi, ma in una società in cui tali rapporti sono pubblicamente e socialmente condannati, il che non ha permesso di sviluppare in maniera efficace programmi di sensibilizzazione e prevenzione adeguati.
Fonte USAToday