La tricomoniasi è una malattia sessualmente trasmissibile, che colpisce sia donne che uomini ma che è più comune nelle prime.
Il disturbo è causato dalla presenza di un protozoo unicellulare, il Trichomonas vaginalis. Il sito più comune dell’infezione è la vagina nelle donne ed il canale dell’uretra per gli uomini.
Il contagio avviene per contatto diretto attraverso il rapporto sessuale.
I sintomi nella maggior parte dei casi non si manifestano nell’uomo, sebbene in qualche occasione si può accertare la presenza dell’infezione a causa di un senso di irritazione all’interno del pene, la presenza di perdite o bruciori ed irritazioni dopo aver urinato o dopo l’eiaculazione.
Nelle donne i sintomi si manifestano invece con più facilità, attraverso la presenza di perdite vaginali giallo-verdi che presentano un odore molto intenso, oppure nel senso di disagio nell’urinare o durante e dopo un rapporto sessuale.
Possono anche presentarsi forme di prurito e di irritazione nella zona genitale ed in qualche caso lievi dolori all’addome.
I sintomi di solito compaiono nella donna dai 5 ai 28 giorni dopo essere state esposte al contagio.
L’infiammazione dei genitali causata dalla tricomoniasi può aumentare il rischio di contrarre un’infezione da HIV, se si è esposti al virus, e le donne che contraggono il contagio durante la gravidanza possono avere un aumento dei rischi di partorire prematuramente o d avere un figlio di peso ridotto alla nascita.
Per prevenire l’infezione da tricomoniasi è opportuno l’uso del preservativo che impedisce il contagio.
Per coloro cui è stata diagnosticata la tricomoniasi, è necessario l’astensione dai rapporti sessuali almeno fino a guarigione avvenuta. Il contagio infatti può ripetersi per più volte se uno dei due partner continua ad essere infetto.