Il nostro cervello ha potenzialità che neppure immaginiamo, eppure ogni tanto ci sembra che faccia cilecca: non ricordiamo dove abbiamo messo le chiavi della macchina, abbiamo difficoltà a fare un conto matematico o difficoltà a ricordare il nome di una persona. Non è nulla di drammatico, perché un po di stress può provocare questi brutti scherzi, specie se si fanno molte cose “sopra pensiero”. Di certo però specie se non si è più giovanissimi occorre non trascurare questi sintomi ecercare di stimolare il cervello quanto più possibile per tenerlo attivo ed agire di prevenzione. Come? Ecco 5 consigli ad hoc elaborati dagli esperti.
1. L’alimentazione: i cibi per il cervello
Una dieta caratterizzata da “cibo spazzatura” danneggia il cervello e la sua funzionalità. Alcuni studi scientifici hanno infatti rilevato come i grassi trans e quelli saturi, comuni in alimenti fortemente trasformati, possono influenzare negativamente le sinapsi del cervello. Le sinapsi collegano i neuroni al cervello e sono importanti per l’apprendimento e la memoria. D’altra parte, una dieta equilibrata ricca di acidi grassi omega-3 – si trovano in salmone, noci e kiwi – può dare alle sinapsi una spinta e contribuire alla lotta contro i disturbi mentali dalla depressione alla demenza.
2. Attività motoria
Anche l’attività motoria/ sportiva può migliorare la memoria e la capacità d’attenzione: fa pensare più chiaramente e diminuisce il rischio di sviluppare malattie cognitive, come hanno suggerito diversi studi. Perché l’esercizio fisico è un fattore capace di stimolare nel cervello il rilascio di sostanze chimiche in grado di rendere i neuroni più forti e sani. Mezz’ora al giorno è già efficace dicono gli esperti. Non va dimenticato neppure lo stretching che può aiutare a ridurre lo stress, che può avere un impatto nei centri della memoria del cervello.
3. Mantenere la mente allenata
Ovviamente anche la mente va tenuta in allenamento con indovinelli, cruciverba e giochi di memoria. Alcuni studi hanno dimostrato che l’uso di questi strumenti per rimanere attivi mentalmente riduce effettivamente il rischio di sviluppare demenza.
4. Trucchi per la memoria
Mantenere le informazioni nella memoria anche in età avanzata può essere difficile, ma non impossibile. Può a volte aiutare anche un “controllo mentale”. Ad esempio, mantenere la fiducia sulle proprie capacità di memoria può essere efficace: molti adulti infatti, specie se anziani, incolpano l’età dei propri vuoti di memoria, senza considerare se sia effettivamente quella la causa, e dunque rinunciando ad esercitarsi o sforzarsi di ricordare.
5. Il giusto sonno e riposo aiuta il cervello a rigenerarsi
Il sonno dà al cervello la possibilità di riprodurre i ricordi del giorno e consolidarli per l’archiviazione a lungo termine. Uno studio ha suggerito come il cervello sia molto più veloce ed attivo durante il sonno di un individuo, piuttosto che quando è completamente sveglio. Un pisolino di 90 minuti a metà pomeriggio può anche aiutare a solidificare la memoria a lungo termine.
Conclusioni
Naturalmente, nessuno di questi suggerimenti lper stimolare la mente è infallibile. Alcuni studi hanno suggerito che lo sviluppo di Alzheimer e di altri tipi di demenza è dovuto anche e soprattutto alla genetica, senza dimenticare lo stile di vita negli anni della gioventù, ma al momento nessuno può prevedere esattamente chi svilupperà o meno una qualche forma di demenza. Mentre gli scienziati continuano a lavorare su cause e cure, non ci resta che tenere la mente attiva con questi semplici consigli pratici.
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Fonte: livescience.com
Foto: Thinkstock