Ricercatori dell'ATR Computational Neuroscience Laboratories in Giappone hanno sviluppato una nuova tecnologia per l'analisi del cervello che sarebbe in grado di ricostruire le immagini elaborate dalla mente.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Neuron, illustra i passaggi grazie ai quali i ricercatori sono riusciti ad ottenere un simile risultato.
Gli scienziati sono stati in grado di ricostruire le varie immagini osservate dai pazienti sottoposti allo studio analizzando i cambiamenti nel loro flusso sanguigno cerebrale, utilizzando una macchina per la risonanza magnetica funzionale.
I ricercatori hanno mappato i cambiamenti del flusso sanguigno che si verificano nella corteccia cerebrale quando si osservano soggetti di vario genere. Oltre 400 diverse immagini, delle dimensioni di 10×10 pixel in bianco e nero, sono state mostrate ai pazxienti per un periodo di 12 secondi.
Mentre la macchina a risonanza magnetica monitorava le variazioni dell’attività cerebrale, un computer elaborava i dati imparando ad associare i cambiamenti nell’attività cerebrale alla struttura delle immagini osservate.
Quando ai soggetti sottoposti al test sono state mostrate una serie completamente nuova di immagini, nel caso in questione le lettere della parola NEURON, il sistema è stato in grado di ricostruire e visualizzare ciò che i soggetti sottoposti al test osservavano esclusivamente grazie all’elaborazione dell’attività cerebrale.
Per ora il sistema è in grado di riprodurre semplici immagini in bianco e nero, ma uno dei responsabili della ricerca, il dottor Cheng Kang, ricercatore presso il Riken Brain Science Institute, sostiene che tra breve un miglioramento del sistema potrebbe presto permettere di visualizzare anche immagini a colori.
Secondo i ricercatori sono risultati che costituiscono un importante passo avanti nella comprensione di come funziona il cervello, e, in 10 anni, tale tecnologia potrebbe essere in grado di visualizzare visivamente i pensieri di una persona.
Una futura versione di questa tecnologia potrebbe essere applicata nell’arte e nel design, se diventasse possibile riprodurre con rapidità e precisione le immagini elaborate nel cervello dell’artista.
Ma importanza ancora superiore l’avrebbe nel trattamento e cura di malattie e disturbi psichici, come per esempio l’insorgere di allucinazioni, perchè si avrebbe la possibilità di osservare fedelmente quelle che sono le immagini elaborate nella mente del paziente.
Secondo i ricercatori inoltre questa tecnologia potrebbe in futuro essere applicata anche ad altre elaborazioni cerebrali ed essere impiegata per studiare ed elaborare le immagini prodotte da attività cerebrali complesse come sentimenti o le emozioni.