Presso l'Università di Bologna sarebbe stata sviluppata un'innovativa tecnica sperimentale che potrebbe curare i danni causati dagli ictus.
L’innovativa tecnica, sviluppata e perfezionata nei laboratori dell’ateneo felsineo, consisterebbe nella temporanea inibizione della corteccia cerebrale sana che, come forse qualcuno saprà, nei casi di ictus cronico arriva a prendere il sopravvento nei confronti della corteccia cerebrale lesa alterandone le funzionalità nonché le capacità di recupero.
► ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO
Questo stratagemma, secondo quanto dichiarato e successivamente dimostrato dagli autori dello studio del quale ci stiamo occupando, contribuirebbe ad evitare, o per lo meno ritardare, quest’evenienza, consentendo alla corteccia cerebrale lesa, di conseguenza, di rimanere quanto più recettiva, aperta e plastica possibile agli stimoli esterni, ovverosia quelli derivanti dalle consuete tecniche riabilitative.
► SOFFERENZA CEREBRALE SU BASE ISCHEMICA
La Stimolazione Magnetica Transcranica, tecnica assolutamente non invasiva che si è dimostrata essere oltremodo sicura, consentirebbe dunque al cervello di rimanere vigile ed attivo anche a molti mesi dall’evento traumatico, consentendo alla porzione lesa di effettuare un’esercitazione continua grazie alla quale potrebbe completamente recuperare molte delle funzioni perdute.
► ICTUS
La terapia, sperimentata per circa 2 settimane consecutive su un gruppo di pazienti sofferenti di ictus cronico, avrebbe altresì dimostrato di garantire non soltanto i migliori risultati possibili bensì anche i più duraturi nel tempo, giacché i progressi verificatisi in queste due prime settimane, soprattutto in merito a destrezza e forza degli arti compromessi, sarebbero perdurati almeno sino al 3° mese dall’inizio della sperimentazione.