Lo sostiene il World Alzheimer’s Report, una relazione annuale redatta da Alzheimer’s Disease International (ADI), un’organizzazione no-profit che riunisce in federazione internazionale 71 organizzazioni nazionali che si occupano del Morbo di Alzheimer.
Il rapporto stima in 35 milioni di persone il numero di malati di Alzheimer e di altre forme di demenza senile nel mondo, in aumento dei 10% rispetto ai dati raccolti nel 2005.
Secondo le previsioni il numero di persone affette da demenza è destinato a crescere bruscamente a 65,7 milioni nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050.
Se il numero di persone affette da malattia di Alzheimer sta crescendo ad un ritmo così rapido, le conseguenze per le spese di salute avrà un impatto significativo su molte economie, sostengono i redattori del report, e quindi bisognerebbe fare della ricerca e della lotta all’Alzheimer una priorità, soprattutto negli stati occidentali.
Nel mondo, il costo economico causato dall’aumento della demenza senile è stimato in 315 miliardi dollari all’anno.
Secondo i nuovi dati, il costo totale annuo per persona affetta da demenza senile suddiviso nei diversi paesi tocca le seguenti cifre:
• 1.521 dollari nei paesi a basso reddito.
• 4.588 dollari nei paesi a medio reddito.
• 17.964 dollari nei paesi ad alto reddito.
Il nuovo rapporto delinea una serie di linee guida da adottare, tra le quali la richiesta che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiari la lotta all’Alzhemer una delle priorità per la salute nel mondo, e che vengano sostenute finanziariamente in maniera più cospicua le ricerche sulla malattie e sulle sue cause, sulla prevenzione e sulle strategie terapeutiche.