Il parassita, noto con il nome di tripanosoma cruzi, identifica un disturbo denominato morbo di Chagas, dal nome dello scopritore del piccolo protozoo che viene trasmesso all'uomo con la puntura di alcuni insetti emotofagi come le cimici.
Secondo recenti stime sono circa 18 milioni i casi al mondo segnalati per questa malattia.
Recentemente, ricercatori spagnoli dell’ospedale Virgen de la Luz a Cuenca, hanno evidenziato come tra gli effetti dell’infezione del parassita vi sia un’alta percentuale di casi di ictus, causati dal fatto che il parassita presente nel sangue indebolisce il cuore che ha difficoltà a pompare il sangue.
Ciò può provocare la formazione di coaguli che se trovano la via verso il cervello possono scatenare ictus.
Il fenomeno è particolarmente comune nelle persone affette dalla malattia, e la comunità medica internazionale guarda con preoccupazione alla possibilità che il parassita possa rapidamente diffondersi anche al di fuori dei territori di origine in Sud America, soprattutto a causa dell’alto tasso di emigrazione nel resto del mondo.
Oltre alla diffusione globale la presenza del parassita ha un altro aspetto problematico, spesso infatti molte persone non sanno di essere infetti dal parassita. Ciò pregiudica non solo la salute dei soggetti, ed il rischio elevato di ictus, ma anche la diffusione incontrollata della parassitosi.
In questo senso i ricercatori suggeriscono che per le comunità particolarmente a rischio per l’infezione siano eseguiti esami specifici che, in caso di ictus, indaghino sulla presenza del parassita nel sangue come potenziale fattore scatenante del disturbo.
Fonte BBCNews