i bambini prematuri avrebbero più possibilità di sviluppare l'autismo rispetto ai nati normopeso.
Lo studio, condotto dai pediatri dell’Università della Pennsylvania, avrebbe preso il via nel triennio compreso tra il 1984 ed il 1987. Da allora, in particolare, circa 1.115 bambini, nati prematuramente e con un peso compreso tra i 500 grammi ed i 2 chili, sarebbero stati posti sotto osservazione per circa 16 anni.
I risultati di questa indagine preliminare, volta a conseguire quanto più materiale possibile sulle capacità psicomotorie dei soggetti coinvolti, così come ad evidenziarne la tappe evolutive, le difficoltà cognitive e quant’altro, sarebbero poi stati messi in correlazione con quelli dei bambini nati a termine e avrebbero prodotto le conclusioni di cui sopra.
In particolare, come evidenziato da Pediatrics, il rischio, per un bambino prematuro, di sviluppare una forma di autismo, sarebbe addirittura 5 volte superiore rispetto a quello corso da un bambino nato a termine.
Purtroppo, però, non sarebbero ancora state individuate le cause del disagio sebbene si ipotizzi, in via del tutto teorica, che i bambini prematuri possano subire una lesione cerebrale, al momento del parto e nella zona inerente il controllo della comunicazione verbale, che, sebbene ignorata, avrebbe difficoltà di riassorbimento causando, appunto, l’autismo.