L'esercizio fisico è di grande aiuto nel proteggere il cervello nelle persone colpite da sclerosi multipla.
La ricerca è stata compiuta su 21 donne affette da sclerosi multipla recidivante remittente, valutando gli effetti di fitness ed esercizio fisico sulla stato di salute del cervello e sulle funzioni cognitive.
Le pazienti con un alto grado di allenamento fisico, hanno rilevato i ricercatori, presentavano una maggior capacità di eseguire test cognitivi, rispetto alle donne meno allenate.
Anche le scansioni eseguite con la risonanza magnetica hanno confermato quanto rilevato, perchè le donne che facevano più esercizio fisico risultavano avere un maggior volume di materia grigia, la parte del cervello maggiormente implicata nel gestire ed elaborare le attività vitali nell’organismo, e meno danni evidenti in quelle parti del cervello dove solitamente si verifica la degenerazione che porta alla sclerosi.
Dunque il fitness aerobico potrebbe, secondo i ricercatori, avere un effetto protettivo, ancora di più se si aggiunge alle rilevazioni effettuate l’osservazione che nelle donne esaminate quelle maggiormente in forma fisicamente risultavano anche avere un minor deterioramento della materia bianca nel cervello.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Brain Research, rimandano a ricerche precedenti che avevano dimostrato come l’esercizio fisico promuove la produzione di particolari proteine, denominate fattore di crescita nervoso, che giocano un ruolo importante nello sviluppo e nel mantenimento dei neuroni nel cervello.
L’ipotesi dei ricercatori è che l’esercizio aerobico migliora la produzione del fattore di crescita nervoso nei pazienti affetti da sclerosi multipla. Andando questo ad interessare l’aumento di volume della materia grigia e l’integrità della materia bianca, di conseguenza migliora anche la funzione cognitiva.
Per lungo tempo, ai pazienti con sclerosi multipla era consigliato di evitare l’esercizio fisico per il timore che questo potesse aggravare i sintomi, concludono i ricercatori, ma i risultati del nuovo studio sembrano invece offrire un nuovo approccio, rilevando che al contrario di quanto si credeva l’esercizio fisico può invece essere di aiuto a mantenere in buona forma anche le funzioni cognitive.