I ricercatori della University of Medicine and Dentistry of New Jersey hanno scoperto un target terapeutico che quando manipolato può contribuire a limitare o ad arrestare la progressione del Morbo di Parkinson.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
I ricercatori hanno puntato la loro attenzione su una piccola molecola di RNA, la microRNA-7, che si trova nei neuroni.
Secondo gli studiosi tale molecola è in grado di reprimere direttamente la produzione di una proteina, la a-siculeina, la cui presenza in eccesso a livello neuronale sembra rivelarsi deleteria e tossica per molti tipi di cellule cerebrali.
Le persone che presentano copie multiple del gene della a-sinucleina contraggono il morbo di Parkinson, e dunque stimolare gli inibitori della produzione di questa proteina potrebbe essere la soluzione per diminuire il livelli di tossicità rappresentati dall’aumento eccessivo di questa.
Attualmente non ci sono ancora cure effettivamente efficaci per contrastare l’insorgenza e lo sviluppo del Morbo di Parkinson, se non alcuni interventi preventivi che impediscano lo sviluppo della degenerazione neuronale nel cervello.
I dati forniti da questo studio potrebbero quindi essere un’indicazione per una nuova strategia da adottare per combattere il male, orientata a manipolare la base molecolare della malattia.