Individuata la causa genetica degli ictus dei grandi vasi.
► PREVENIRE L’ICTUS GRAZIE ALL’ASSUNZIONE DI MAGNESIO
Lo studio scientifico in questione, in particolare, avrebbe confrontato le informazioni genetiche presenti nel DNA di oltre 50.000 persone adulte, europei provenienti dalle più differenti nazioni, molte delle quali, all’incirca 10.000, affette da ictus ischemico.
► CURARE L’ICTUS CON LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA
Ebbene, come dichiarato in questi giorni dai responsabili del progetto, tra l’altro finanziato grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta e dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, al termine della revisione sistematica dell’ingentissima mole di dati raccolta ai medici coinvolti non sarebbe rimasto alcun dubbio sulla responsabilità genetica del cosiddetto ictus dei grandi vasi, particolare forma ischemica in grado di colpire, in modo selettivo, le principali arterie del corpo umano.
► ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO
Queste le dichiarazioni, in merito all’importatissima scoperta, di Maria Grazia Franzoni, attuale responsabile dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri: “Ad oggi l’ictus rappresenta un problema medico-sociale gravissimo e largamente irrisolto, nonostante i recenti progressi nell’ambito di diagnosi precoce, terapia trombolitica, creazione di stroke unit e riabilitazione. La sua incidenza, inoltre, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione è in continuo aumento”.