Secondo i quotidiani inglesi e statunitensi l'OMS ha espresso parere contrario alla diffusione dell'omeopatia per curare malattie gravi nei paesi in via di sviluppo.
Il dibattito si è scatenato dopo la risposta dell’OMS ad una lettera aperta inviata da un gruppo di medici e ricercatori del Voice of Young Science Network che raccoglie medici inglesi ed africani, che chiedevano all’organizzazione internazionale di schierarsi contro la diffusione dell’omeopatia nei paesi del Terzo Mondo.
Risposta che tuttavia non è stata diretta, ma si è limitata a confermare le posizioni di alcuni responsabili di settore che effettivamente sostenevano non esserci per le malattie in questione nessuna prova scientifica che l’omeopatia potesse funzionare.
Tale posizione, oltre che dagli organi di informazione è stata rilanciata da Sense About Science, un’organizzazione che si occupa di contestare le pratiche mediche non scientificamente provate, e che ha più volte attaccato apertamente l’omeopatia criticandone appunto la “non scientificità”.
La BBC per scrupolo ha voluto sentire il parere anche della controparte, rappresentata dalla direttrice della Society of Homeopaths britannica, la quale ha dichiarato di essere d’accordo sull’allarme lanciato dai ricercatori e dai medici di Voice of Young Science Network, riguardo all’uso di cure omeopatiche per AIDS, tubercolosi e malaria.
Tuttavia ha voluto criticare polemicamente il discredito sull’omeopatia rilanciato da Sense About Science.
Ha anche ribadito che per alcune malattie, come la diarrea infantile, le prove che l’omeopatia possa essere utile sono invece evidenti.
La direttrice della britannica Faculty of Homeopathy ha confermato che le persone che sono affette da gravi malattie non dovrebbero essere private dei farmaci convenzionali.
Il problema semmai, ha aggiunto, è che, al di là della diffusione dell’omeopatia, in molti paesi del mondo migliaia di persone muoiono proprio a causa del fatto che non hanno la possibilità di avere i farmaci tradizionali.
Fonte BBCNews