Malattia polmonare ostruttiva cronica

di Redazione

La diagnosi precoce della malattia polmonare ostruttiva cronica rappresenta un ottimo fattore di prevenzione, che potrebbe contribuire ad arrestarne la progressione e ridurne i sintomi.

polmoni

La malattia polmonare ostruttiva cronica, identificata dall’acronimo inglese COPD e da quello italiano BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), si riferisce a quel gruppo di malattie che causano il blocco del flusso d’aria nei polmoni e provocano problemi respiratori. Tra di queste alcune sono l’enfisema, la bronchite cronica e l’asma.
Nell’occidente industrializzato questa famiglia di malattie è particolarmente diffusa, ed è una delle prime cause di morte. L’uso del tabacco è tra i maggiori imputati come causa scatenante della malattia, seguito a poca distanza dall’asma, e dall’esposizione all’inquinamento atmosferico. Altri fattori scatenanti sono di origine genetica, ed anche infezioni e disturbi alle vie respiratorie giocano un ruolo di una certa importanza.

Se negli scorsi anni la malattia colpiva più di frequente gli uomini, che statisticamente erano più fumatori, con la diffusione del consumo di tabacco anche tra le donne la disparità tra i sessi per il disturbo sta rapidamente diminuendo.

La diagnosi precoce della malattia polmonare ostruttiva cronica rappresenta un ottimo fattore di prevenzione, che potrebbe contribuire ad arrestarne la progressione e ridurne i sintomi.

Esiste un test molto semplice con il quale si può misurare la funzione polmonare, soprattutto nei fumatori ed in coloro che, dopo i 45 anni di età manifestano problemi respiratori.

Tra i fattori di prevenzione e per ridurre sintomi e problemi legati alla malattia evitare l’uso del tabacco e l’esposizione agli agenti inquinanti presenti nell’ambiente, in casa o sul posto di lavoro.

Ridurre e guarire le infezioni polmonari e respiratorie è un ulteriore fattore preventivo.

La malattia conclamata viene trattata dai medici innanzitutto riducendo i fattori di rischio come fumo ed inquinamento, e poi, solitamente, andando ad attenuare i sintomi, come tosse e respiro affannoso, e combattendo le infezioni respiratorie che potrebbero accentuarne gli effetti.

I pazienti che risultano avere dei gravi problemi di ossigenazione del sangue possono anche venir sottoposti ad una somministrazione supplementare di ossigeno.

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