Una storta camminando ed un gran dolore? Potrebbe trattarsi di una distorsione alla caviglia. A seconda dei casi, della gravità o meno della situazione, esistono diverse opzioni di cure, che vanno dal semplice riposo, fino ai casi più seri -con lesione a qualche legamento-, che necessitano di una risoluzione chirurgica. Vediamo nel dettaglio.
Tipi di distorsione
Se ci si rivolge ad un medico per far controllare la caviglia gonfia e dolente questi dopo un esame obiettivo ed alcune indagini diagnostiche (RX, ecografia, risonanza magnetica) stabilirà il grado della distorsione (slogatura) per poter approntare poi la terapia più idonea. Le distorsioni sono classificate in base a quanto danno hanno subìto i legamenti.
Grado 1 =distorsione lieve: piccolo stiramento e microscopico strappo delle fibre legamentose; presenta lieve gonfiore e tenerezza al tatto
la tenerezza lieve e gonfiore intorno alla caviglia
Grado 2 =distorsione moderata: lacerazione parziale del legamento, più gonfia la caviglia che-se mossa in un certo modo dal medico- risulta anomala
Grado 3 = distorsione grave: rottura completa del legamento gonfione e tenerezza al tatto importante; instabilità della caviglia
Cure distorsione della caviglia
Quasi tutte le distorsioni della caviglia possono essere trattate senza intervento chirurgico. Anche una lacerazione del legamento completo può guarire senza, se immobilizzato in modo appropriato. In tutti i casi sono previste comunque 3 fasi ben distinte: il riposo (proteggendo la caviglia al fine di ridurre anche il gonfiore ed il dolore), ripresa dei movimenti (riabilitando anche la forza e la flessibilità dell’articolazione in modo graduale), rafforzamento e graduale ritorno alle normali attività che non comportano una torsione o un rischio per la caviglia. Per le distorsioni lievi queste fasi si devono espletare nell’arco di almeno 2 settimane, mentre per quelle gravi possono servire anche 3 mesi.
Rimedi domestici
In caso di distorsioni lievi il metodo può raccomandare semplici accortezze e rimedi da praticare a casa: riposo, ovviamente, impacchi di ghiaccio (subito dopo l’infortunio è meglio) bendaggi a compressione e/o immobilizzazione. Nelle prime 48 ore è consigliato di tenere la caviglia alzata sopra il livello del cuore. Utili anche farmaci Fans (antinfiammatori non steroidei) all’occorrenza per placare il dolore.
Trattamenti non chirurgici
Alcune distorsioni richiedono un trattamento in aggiunta alla pratica appena descritta, come l’utilizzo di stampelle per muoversi senza appoggiare assolutamente il piede, immobilizzazione con particolari dispositivi/tutori e terapia fisica (esercizi di riabilitazione per prevenire la rigidità e disturbi cronici all’articolazione ed dunque per aumentare la resistenza della caviglia, da svolgere con le indicazioni di medico e/o fisioterapista).
Intervento chirurgico
Il trattamento chirurgico per distorsioni della caviglia è raro. La chirurgia è riservata a lesioni importanti o a pazienti che non trovano giovamento dalle altre terapie, laddove permane una instabilità della caviglia. Le opzioni chirurgiche possono includere:
Artroscopia: si utilizza un artroscopio, uno strumento sottile dotato di telecamera che attraverso una piccola incisione viene fatto penetrare nella caviglia per controllare a fondo l’articolazione e rimuovere il problema.
Ricostruzione. Il medico può avere necessità di riparare il legamento lacerato con punti di sutura e /o con un innesto di tessuto. E’ un intervento chirurgico sicuramente più invasivo dell’artroscopia.
Immobilizzazione post operatoria
Riabilitazione post operatoria
Il recupero totale dipende dal danno e dal tipo di intervento: da settimane a mesi.
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Foto: Thinkstock
Fonte Aaos.org