La labirintite è un'infezione all'orecchio che provoca un senso di vertigine e di nausea nonchè la perdita dell'equilibrio.
Il corpo umano possiede un organo all’interno dell’orecchio che si chiama labirinto.
Questo è responsabile della nostra capacità di mantenere il senso dell’equilibrio perchè permette al cervello, analizzando la posizione del liquido contenuto nei canali auricolari, di percepire la disposizione del nostro corpo nello spazio.
Se occorre un’infiammazione al labirinto ecco che i dati che il cervello riceve non sono più corretti e la risposta è il senso di vertigine collegato a nausea e, in alcuni casi, anche vomito.
La labirintite può essere provocata da una serie di cause diverse, ma che provocano lo stesso tipo di risultato: l’infiammazione del labirinto. L’infezione può essere provocata dal sangue, che trasporta i batteri nella zona dell’orecchio, può essere la conseguenza della parotite, soprattutto nei bambini, o di un otite particolarmente grave, di una meningite, così come può avere come fattore scatenante un herpes o delle infezioni purulente che attaccano l’orecchio. Anche alcool e droghe possono provocare la labirintite.
Il danno più grave è la possibile lesione delle pareti dell’orecchio interno che possono provocare gravi problemi all’udito e la percezione di fischi e ronzii.
Per diagnosticarla, a parte i sintomi evidenti quali appunto la riduzione della capacità uditiva, le vertigini e la nausea, occorrono esami clinici che possono comprendere la TAC e la risonanza magnetica.
Trattandosi di un’infezione causata da batteri e virus la cura prevede essenzialmente un ciclo antibiotico atta a debellare i germi, accompagnata da una serie di farmaci che permettono di contrastare i malesseri tipici dell’infezione quali la perdita del senso dell’equilibrio e la nausea. Qualora l’infezione, che in generale ha un decorso benigno che dura qualche settimana dovesse provocare lesioni all’apparato uditivo si ricorre anche alla chirurgia per recuperare le funzioni perdute, oppure alla timpanoplastica, ovvero la ricostruzione dell’apparato lesionato.
Tra le cure naturali e la dieta alimentare da seguire, le indicazioni di massima riguardano interventi mirati a ristabilire una buona circolazione sanguigna nei capillari, evitando quindi alcool e sostanze eccitanti e privilegiando una dieta ricca di frutta e verdura che contengono sostanze antiossidanti.