Nei 2/3 dei casi di persone affette da sinusite non è necessario rivolgersi ad un medico per una eventuale cura: si tratta in genere di eventi provocati da una infezione virale che guarisce da se. Per tutti gli altri possono invece essere utili se non indispensabili, alcune terapie. Approfondiamo insieme l’argomento.
I sintomi della sinusite
La sinusite inizia con una sintomatologia correlata ad infezione delle alte vie aeree, scarico dal naso giallo/verdognolo, per poi specializzarsi con un dolore intorno agli occhi, sulla fronte o le guance, ma anche mal di denti o cefalea diffusa, a seconda dei seni paranasali coinvolti. Può subentrare febbre, alitosi e riduzione del senso dell’olfatto.
Cosa occorre sapere sulla sinusite
Un attacco acuto di sinusite dura circa un paio di settimane, ma già dopo 7 giorni i sintomi di solito tendono a migliorare. Una sinusite lieve può essere trattata con farmaci da banco antidolorifici come l’ibuprofene ed il paracetamolo (utili per tenere sotto controllo i sintomi correlati come il mal di testa o la febbre), ma solo in adulti sani. E’ opportuno rivolgersi al proprio medico se i sintomi non passano dopo 7 giorni circa o se peggiorano o se vi sono crisi di sinusite ricorrenti. Lo specialista di riferimento è l’otorinolaringoiatra (ORL). La sinusite cronica può durare anche diversi mesi consecutivamente.
Tutte le cure per la sinusite
Le opzioni terapeutiche vanno dagli antibiotici agli steroidi per naso, fino alla chirurgia. In taluni casi possono essere utili anche gli antistaminici, ovvero quando la questa infiammazione dei seni paranasali è correlata ad allergia. Ecco quando usarli.
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Antibiotici vs sinusite
Il medico di famiglia può prescrivere un ciclo di antibiotici se i sintomi della sinusite sono gravi ed invalidanti o se non migliorano dopo 7-10 giorni. Questa terapia è utile in circa 1/3 delle persone colpite da tale infiammazione in quanto originata da un’infezione batterica.
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Spray nasali o gocce per combattere la sinusite
Farmaci steroidi in gocce o spray sono di solito prescritti in caso di sinusite cronica, perché possono contribuire a ridurre l’infiammazione ed il gonfiore dei seni e dunque la sintomatologia che ne deriva.
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La chirurgia per guarire dalla sinusite
Se i sintomi non migliorano dopo un ciclo di antibiotici, e si stanno ancora sperimentando problemi con i seni interessati, può essere necessario intervenire chirurgicamente, per via endoscopica. E’ un intervento abbastanza comune in caso di sinusite cronica o ricorrente ed invalidante. A seconda dei casi si può eseguire in anestesia generale o locale. Durante la procedura, il chirurgo inserisce un endoscopio nel naso: si tratta di un tubo sottile con una lente sull’estremità che ingrandisce l’interno del naso. Questo permette al chirurgo di vedere l’apertura dei canali di drenaggio del seno e di intervenire. Come? Rimuovendo eventuali tessuti, come i polipi nasali (escrescenze) che possono bloccare il seno affetto o gonfiando un pallone minuscolo all’interno del naso per aprire i passaggi di drenaggio dei seni (questa metodica è nota come dilatazione con catetere a palloncino) . Il chirurgo può inoltre inserire anche un impianto di auto-dissoluzione che si espande per mantenere il seno aperto e fornire uno steroide chiamato mometasone direttamente sul rivestimento del seno.
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Foto: Thinkstock
Fonte: Nhs.uk