Secondo un nuovo studio l'influenza suina attacca i polmoni in profondità, mentre le cellule target dell'influenza stagionale restano quelle del naso, della gola e delle vie respiratorie superiori.
Uno dei motivi per cui questo tipo di influenza risulta più grave e pericolosa per alcune persone dunque consisterebbe nel fatto che è in grado di colpire un maggior numero di cellule.
Secondo il nuovo studio, pubblicato recentemente sulla rivista Nature Biotechnology, l’influenza suina attacca i polmoni in profondità, mentre le cellule target dell’influenza stagionale restano quelle del naso, della gola e delle vie respiratorie superiori.
Il meccanismo che porta l’influenza suina a penetrare in profondità nei tessuti polmonari è semplice: il virus si lega ai recettori presenti all’esterno delle cellule riuscendo in questo modo a dirottarle ed a raggiungerne altre da infettare.
E’ anche vero, sostengono i ricercatori, che una volta entrato profondamente nei polmoni il virus diventa via via più debole nella sua attività, a differenza del virus dell’influenza stagionale che, legato alle cellule del sistema respiratorio superiore, mantiene la sua forza più a lungo.
La preoccupazione potrebbe sorgere qualora il virus, mutando, diventasse altrettanto virulento anche in profondità.
Se tale mutazione del virus finora non è stata registrata, è tuttavia importante per i ricercatori sapere come questo è in grado di diffondersi, per approntare le necessarie difese e far fronte in maniera efficace ad una sua eventuale evoluzione.