La terapia preventiva potrà avvalersi di un farmaco monodose attivo su tre ceppi influenzali
Il mutare delle recenti forme pandemiche, dopo l’insorgere dell’influenza A H1N1, con gli esperti che prevedono il persistere del ceppo della “suina” tra i virus di scena anche nella prossima stagione invernale ha fatto decidere, come consigliato dall‘Organizzazione mondiale della Sanità, per la somministrazione di un vaccino trivalente.
Una sola dose permetterà di coprire, appunto, l’influenza A H1N1; il virus H3N2 già isolato nel 2006, ed il virus B. I vaccini sono già in produzione con le aziende che ne stanno anticipando confezioni e consegne.
Nella circolare che è stata emanata dal ministro della Salute ci sono anche le raccomandazioni per la prevenzione dell’epidemia stagionale: la campagna di vaccinazione resta rivolta ai soggetti a rischio di complicanze severe, e a volte letali, a chi soffre di patologie croniche, bronchiali e respiratorie, soggetti immunodepressi, particolarmente esposti in caso contraggano l’influenza ed alle persone non a rischio che prestano attività di rilevanza sociale.
Vaccinarsi, viene anche spiegato, può essere affiancato dalle altre misure di prevenzione, volte a mitigare la diffusione della malattia: si consiglia l’accurata pulizia e lavaggio delle mani e la quarantena, ovvero il restare a casa quando si accusano sintomi febbrili e ostruzione bronchiale.