Gli esperti temono che alcune variazioni genetiche possano in futuro far diventare il virus della suina più virulento.
Il timore è che queste modifiche genetiche potrebbero alla lunga sortire un qualche virus più potente di quelli attualmente in circolazione.
E’ quanto affermano alcuni studiosi in un articolo apparso recentemente sulla rivista Science, dove viene riportato come in particolare sia il riassortimento del materiale genetico che potrebbe presentare i rischi maggiori.
Gli ultimi dati raccolti sottolineano dunque l’importanza di tenere sotto controllo l’evoluzione del virus sugli animali.
Nel gennaio 2010 per esempio i ricercatori hanno isolato una nuova versione del virus in un macello ad Hong Kong.
Ed alcuni scienziati avanzano l’ipotesi che queste trasformazioni potrebbero anche essere causate da un fenomeno di “loop back”, ovvero che quanto osservato nei suini oggi potrebbe essere il risultato di una contaminazione del virus originario trovato sugli animali con quello sviluppatosi recentemente nell’uomo.
Ciò potrebbe in futuro provocare lo sviluppo negli animali di una nuova forma del virus che potrebbe poi andare nuovamente a colpire l’uomo.
Un fenomeno non certo nuovo, visto che già nelle passate pandemie, nel 1918, nel 1957 e nel 1968, il virus si era comportato nello stesso modo.
La preoccupazione viene dal rischio che oltre ad Hong Kong anche in altre parti del mondo si stiano attualmente sviluppando queste trasformazioni genetiche, il che impone un alto livello di controllo, per evitare che la situazione possa in qualche modo diventare pericolosa.