Raffreddori e sindromi simil-influenzali

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Il Direttore del Dipartimento di Medicina pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu‘, il dottore Alberto Ugazio, parla a proposito di raffreddori e sindromi simil-influenzali che nella stagione autunnale in atto, spesso si va incontro.

Sono circa 30/40 mila gli italiani che durante questa stagione vengono colpiti da lievi alterazioni febbrili, raffreddori, irritazioni della gola e tosse. Come ogni anno, infatti, è normale che, con il calo delle temperature, i primi venti e le prime piogge ci si possa ammalare, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli.

Proprio verso i bambini sono rivolti i consigli e le rassicurazioni del dottor Ugazio, il quale spiega che per chi si deve occupare di bambini o neonati alle prese con raffreddori, tosse e quant’altro, è importante l’azione di lavarsi con frequenza le mani; sembra infatti che i virus tendano a trasmettersi con più facilità ed efficacia proprio dalle mani, e cio’ avviene perchè i bambini piccoli tendono spesso a toccare molte cose con le mani, e poi a metterle in bocca, ed avendo un sistema immunitario ancora poco sviluppato, è più difficile per loro contrastare i batteri e affrontare i cambiamenti di stagione. Risultano essere invece meno contagiose per questi virus le goccioline di saliva che possono venire a contatto tra una persona raffreddata e una in salute.

Può essere molto utile fare dei lavaggi delle narici per liberare il naso otturato con delle soluzioni fisiologiche usando una siringa senza ago, o ricorrere all’uso di aspiratori. Solo nel caso che i sintomi persistano è consigliato rivolgersi al medico o al pediatra, che in tal caso provvederà con delle cure medicinali specifiche.

Photo Credits – Denis Charlet – AFP – Getty Images

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