Ebbene nei soggetti depressi, a causa della grave compromissione dei recettori della serotonina, questa modalità non sarebbe mai in grado di attivarsi, costringendo dunque il cervello dei pazienti affetti da una tale gravissima patologia a girare, costantemente, a pieno regime
► IL SONNO MIGLIORA DIVENTANDO ANZIANI
Sembrerebbe infatti, stando alle sperimentazioni scientifiche condotte dagli psichiatri della Facoltà di Psicologia dell’Università di Medicina di Vienna, che il cervello dei depressi non riuscirebbe mai, in nessun momento della giornata, ad attivare la Default Mode Network, complessa rete neurale il cui funzionamento, all’interno del cervello umano, potrebbe a grandi linee venir paragonato alla modalità di stand by del computer.
► RISCHIO DEPRESSIONE POST-PARTUM PER GLI UOMINI DISOCCUPATI
Il nostro cervello, nel caso in cui naturalmente funzioni alla perfezione, entrerebbe infatti, più e più volte nel corso della giornata e non solamente durante il sonno, in stand by, sensazione che, poeticamente, potremmo cercare di descrivere come la sensazione di sognare ad occhi aperti.
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Ebbene, stando a quanto in questi giorni dichiarato dal prof. Siegfried Kasperm, rettore della succitata facoltà nonché principale autore della ricerca oggi alla nostra attenzione, nei soggetti depressi, a causa della grave, ma ancora inesplicata, compromissione dei recettori della serotonina coinvolti nel controllo di alcuni dei più importanti, per non dire fondamentali, processi biologici/neurologici umani (aggressività, ansia, umore e sonno), questa modalità non sarebbe mai in grado di attivarsi, costringendo dunque il cervello dei pazienti affetti da una tale gravissima patologia a girare, costantemente, a pieno regime.