Anche il fumo passivo può aumentare il rischio di problemi mentali come ansia e depressione.
Lo ribadisce uno studio, di recente realizzato in Scozia, e pubblicato su Archives of General Psychiatry, che ha seguito, per un periodo di cinque anni, un campione di popolazione decisamente vasto, 5.560 non fumatori e 2.595 fumatori.
I ricercatori hanno compiuto un duplice rilevamento dei dati, da un lato hanno sottoposto i partecipanti ad un test-questionario in 12 domande per verificare lo stato di salute mentale, che includeva anche problemi di sonno, sintomi della depressione ed ansia.
Dall’altro lato hanno testato la presenza di cotinina (un sottoprodotto della nicotina) presente nella saliva, per valutare il grado di esposizione attiva o passiva al fumo.
In questo modo i ricercatori hanno osservato che i non fumatori esposti al fumo passivo hanno una probabilità di 1,5 volte superiore di soffrire alcuni sintomi significativi di stress psicologico rispetto ai non fumatori non esposti al fumo passivo.
Un rischio che aumenta tanto maggiore è l’esposizione.
Anche se i ricoveri psichiatrici sono risultati rari, i non-fumatori esposti al fumo passivo risultavano avere una probabilità di tre volte superiore di doversi sottoporre a cure in una struttura psichiatrica.