Il rischio di pensieri suicidi e dei tentativi di suicidio aumenta nelle persone che hanno difficoltà ad addormentarsi..
E’ già infatti ampiamente dimostrato che i problemi di insonnia favoriscono la depressione ed ora un nuovo studio ha riscontrato che i disturbi del sonno possono aumentare il rischio di pensieri suicidi e dei tentativi di suicidio.
Uno studio congiunto dei ricercatori dell’Università del Michigan e dell’Università di Varsavia hanno analizzato i dati di un sondaggio nazionale condotto negli Stati Uniti su un campione di oltre 5000 persone.
Quasi il 3 per cento di questi hanno riferito di aver avuto pensieri suicidi, ed 1 su 200 di aver tentato il suicidio. Un terzo delle persone che hanno pensato o avuto un comportamento suicida hanno segnalato di aver avuto nell’anno precedente anche problemi di insonnia.
Il rischio di pensieri suicidi e dei tentativi di suicidio aumenta dunque nelle persone che hanno difficoltà ad addormentarsi, o a dormire il giusto numero di ore.
Il rischio di pensieri suicidi, della pianificazione del suicidio così come i tentativi di farlo a causa dell’insonnia è risultato tale anche quando gli scienziati hanno riscontrato statisticamente non esserci in parallelo altri problemi di carattere psichico come la depressione, i disturbi di ansia, l’abuso di sostanze stupefacenti.
Ma perchè allora le persone che hanno l’insonnia, ma non un disturbo depressivo, hanno tendenze suicide? A questa domanda gli autori della ricerca rispondono che l’insonnia può avere un effetto negativo sulle capacità di giudizio e sul controllo degli impulsi, e provoca un grave senso di stanchezza e di disperazione.
È stato quindi sottolineato che l’insonnia è un disturbo curabile, e non bisogna trascurarne i tanti effetti negativi, nè più né meno che altri disturbi comportamentali come, per esempio, i problemi di dieta e di sovrappeso che possono provocare ipertensione e diabete.
L’insonnia va presa sul serio ed i pazienti devono parlarne al loro medico per programmare una cura.