In coloro che sono affetti da una malattia mentale comune e diffusa, denominata disturbo d'ansia generalizzato, il cervello elabora le emozioni in un modo diverso ed anomalo.
Secondo gli autori della ricerca tale scoperta potrebbe in futuro essere di aiuto nell’elaborare strategie terapeutiche e trattamenti migliorati per combattere il male, soprattutto in coloro per i quali gli stati ansiosi risultano essere debilitanti.
I pazienti che sperimentano alti livelli di ansia e preoccupazione, spiegano i ricercatori, rispondono agli stimoli emotivi in maniera negativa, fino ad oggi però non è ancora mai stato chiaro il perchè ciò accade.
Per effettuare la ricerca gli scienziati hanno sottoposto a risonanza magnetica il cervello di 17 persone affette dal disturbo, comparando i risultati con quelli ottenuti su 24 persone sane.
Gli autori dello studio hanno rilevato che nei partecipanti il cervello ha reagito in modo diverso in alcune situazioni. Secondo quanto è possibile riscontrare dai risultati la corteccia prefrontale sembra essere anormale nelle persone che soffrono di disturbo d’ansia generalizzato.
Un dato che potrebbe essere di aiuto non solo per comprendere le ragioni biologiche del disturbo ansioso, ma anche come il cervello risponde a determinati trattamenti terapeutici.