Una forma di depressione che occorre con il cambio di stagione, e che talvolta può essere molto seria.
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV), la depressione stagionale non viene catalogata come disturbo a se ma viene piuttosto definito come un indicatore della presenza di un disturbo bipolare o come una forma di depressione cosiddetta maggiore.
I sintomi della depressione stagionale vanno dalla difficoltà a svegliarsi al mattino alla tendenza a dormire troppo.
Spesso si ha anche la tendenza a mangiare troppo, soprattutto carboidrati, ed i cambiamenti di umore possono influire, in maniera seria, sulle relazioni con i famigliari ed i parenti, sulla capacità di concentrarsi sui propri compiti ed impegni.
Facile incorrere nel pessimismo ed alla mancanza di stimoli e di piacere.
Le persone che sperimentano la depressione stagionale durante l’estate possono manifestare sintomi come ansia, irrequietezza, irritabilità, diminuzione dell’appetito e del desiderio sessuale.
Tra i trattamenti più utilizzati per curare il malessere si sono sperimentate, a parte le cure farmacologiche, terapie con luce solare e luce artificiale, terapie cognitivo-comportamentali, la somministrazione di aria ionizzata e supplementi alimentari a base di melatonina e vitamina D.