Meno sale più salute, come ridurre il consumo di sale a tavola

di Emma

Torna l’iniziativa mondiale per promuovere la riduzione di sale nell’alimentazione quotidiana per tutelare la nostra salute

È partita ieri l’iniziativa “Meno sale più salute” organizzata dal World Action on Salt and Health (WASH) nata con l’obiettivo di ridurre l’assunzione di sale da cucina a tavola nell’alimentazione di tutti i giorni.

L’iniziativa Meno sale più salute (fino al 17 marzo) intende rinnovare l’attenzione del consumo di sale nell’alimentazione quotidiana spiegando non solo i rischi legati a un consumo eccessivo di sale (spesso mascherato all’interno di cibi elaborati), ma promuovendo anche una sorta di buon decalogo da seguire per poter ridurre più agevolmente e senza troppi sforzi il consumo di sale.

 

Secondo gli ultimi dati rilevati sembra proprio che consumare fino a 5 grammi (un cucchiaino da caffè) in meno di sale al giorno va a ridurre del 23 % il pericolo di avere un ictus e riduce del 17 % il pericolo di essere colpiti da una malattia al cuore. Insomma, il gioco vale la candela anche se in Italia c’è molto da lavorare. Gli italiani consumano mediamente circa 9-11 grammi giornalieri di sale a persona: una quantità pericolosa, pari praticamente al doppio di quanto effettivamente consentito per mantenersi in buona salute e oltre il doppio della quantità indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A fornire ulteriori informazioni utili su un corretto utilizzo del sale nell’opuscolo informativo della campagna mondiale, è poi la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), in collaborazione con il Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI). Il consiglio è di insaporire i cibi con le erbe aromatiche fresche e le spezie, con il limone o l’aceto per ridurre il sale. È bene anche controllare le etichette delle acque minerali o preferire prodotti a basso contenuto di sale (come ad esempio il pane senza sale).

 

SEI CIBI TROPPO SALATI DA EVITARE

Privilegiate cibi come il latte e lo yogurt che oltre ad essere ricchi di calcio, contengono anche poco sale; preferite i formaggi freschi a quelli stagionati,  e cercate di limitare l’uso di condimenti che contengono sodio (come il dado, il ketchup, la salsa di soia o la senape). Ricordate che frutta o spremute sono l’alternativa salutare agli snack salati e che per reintegrare il liquidi persi durante l’attività sportiva è necessaria della semplice acqua meglio delle bibite dolci o gassate.

 

Ricordate che in ogni caso è meglio preferire il sale iodato. Attenzione al sale anche e soprattutto nell’alimentazione dei bambini: mai aggiungere il sale nelle pappe dei piccoli (almeno per il primo anno di vita) e abituarli a non mangiare cibi troppo salati.

Foto Thinkstock

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